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sabato 5 febbraio 2011

Evasione fiscale.

Ecco un'altro argomento che è sulla bocca di tutti.
Analizziamolo con la massima obiettività.
Senza andare a ricercare statistiche particolari, ricordo, in lire, che veniva stimata, in Italia, attorno ai 200 mila miliardi all'anno a fronte di finanziarie, pur pesanti, che viaggiavano intorno ai 90 mila miliardi.
Innanzitutto c'è da specificare che l'evasione fiscale viene quasi sempre praticata con la concorrenza di due soggetti (chi la propone e chi l'accetta), e questo vale sopratutto nei rapporti di lavoro tra chi eroga un servizio, una prestazione o semplicemente vende un bene e chi ne usufruisce.
Nel caso della compravendita è un classico (a chi non è capitato?) l'offerta "sarebbero tot + iva... se non le serve la ricevuta/fattura le posso togliere l'iva!!"... come se l'iva posse un costo per entrambi e non solo per il consumatore finale (come in effetti è!).
E qui scatta l'onestà delle persone!
Secondo me dobbiamo guardare un pò più in là del nostro naso... questi piccoli risparmi, parlando dei normali consumatori, che si possono accumulare giornalmente, accettando il "giochino dell'iva" di cui sopra, non sono paragonabili al risparmio sulle tasse che toccherebbe tutti se tutti le pagassero (le aliquote potrebbero, in quel caso, solo scendere...), ma al di là di questo corretto atteggiamento metterei ancor prima in evidenza l'esigenza di un "cambiamento culturale", della consapevolezza cioè che il denaro pubblico debba servire al bene comune e di conseguenza all'erogazione dei servizi per i cittadini. E' questa l'unica possibilità che abbiamo per cambiare rotta... cambiare la mentalità delle persone! L'educazione la si può insegnare ai bambini, agli adolescenti... in età adulta non è impossibile ma è difficile migliorare da questo punto di vista.
Quando si parla anche solo tra amici/conoscenti sembrano tutti d'accordo sul fatto che bisogna pagare le tasse per concorrere, come si diceva, al bene comune, poi, sotto sotto, non sono tutti così bravi e scopri che chi in un modo chi nell'altro si "arrangiano" artigianalmente facendosi forza (una sorta di autogiustificazione...) con il discorso..."c'è chi ruba miliardi (con il pensiero ragiono ancora in lire...)... cosa vuoi che siano in confronto le briciole che riesco a risparmiare...".
Ovviamente l'evasione di milioni di euro fà più scalpore, ma milioni di persone che "risparmiano" qualche euro in "questo modo" raggiungono, tutte assieme, cifre ben maggiori!
Non sono assolutamente d'accordo sulla frase "l'occasione fà l'uomo ladro"... chi ruba 10 è disonesto come quello che ruba 100 o 1000... l'unica differenza è che il primo ha avuto l'occasione per 10 mentre gli altri due rispettivamente per 100 e per 1000!
Se non usciamo da questo circolo vizioso, se non riusciamo a cancellare l'egoismo che c'è in noi, non ci salteremo mai fuori. I furbi/scaltri/disonesti si avvantaggeranno sempre da questo atteggiamento, consapevoli che statisticamente difficilmente saranno "beccati" (mancano i fondi per fare i controlli a tappeto... mancano sempre i fondi per fare qualsiasi cosa... ma se i fondi non arrivano perchè c'è l'evasione siamo al cane che si morde la coda!).
L'argomento "come andranno poi spesi soldi incassati dall'erario (tanti o pochi che siano)?" meriterebbe uno spazio talmente ampio che non volevo trattare in questo post (magari ne apro un'altro!), ma è sicuramente un'altra pseudogiustificazione degli evasori...
Forse l'unica "vera" soluzione, al di là dei controlli statali che ci sono e non ci sono, potrebbe essere quella dove tutti controllano tutti... ognuno di noi controlla (e cioè non evade e non fà evadere) la persona (fisica o giuridica che sia) con cui ha a che fare in quel momento... in questo modo non ci vogliono mesi o anni per sconfiggere l'evasione fiscale, basta solo un giorno, ma forse è utopia!

2 commenti:

  1. Tema complesso questo ... debbo dire di essere d'accordo quasi su tutto, specialmente sul fatto che è veramente una vergogna nazionale.
    Credo che se tutti avessimo la consapevolezza del danno che ogni, piccola e grande, evasione fiscale produce sicuramente si tratterebbe di un fenomeno minore ma non scomparirebbe perchè le cause dell'evasione sono molteplici fra cui l'economia criminale e il sommerso che si nutre anche sulle debolezze strutturali di certe categorie sociali come gli immigrati...
    Detto questo credo anche che ci sono valori che sono praticamente scomparsi e hanno poca presa al meno a giudicare dalle espressioni culturali che ci offrono i principali mass media. Ad esempio il concetto stesso di "res publica" sembra scomparso dalla quotidianità e fare il bene pubblico sembra un "non senso" in una società che valorizza il successo, la fama, la ricchezza e la bellezza giovanile.
    Chiaro sto esagerando però mi piacerebbe pensare che come educatori possiamo agire anche su questi temi ... sarà anch'essa una utopia?

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  2. non credo sia utopia, o perlomeno, è utopia realizzabile.
    Se non siamo noi educatori i primi ad essere fiduciosi nel cambiare la situazione odierna educandoci ed educando oggi per il domani.

    E' importante fare rete con chi la pensa o si batte per diffondere i nostri stessi principi, a riguardo, vi consiglio il libro di Gherardo Colombo , le Regole

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