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mercoledì 16 febbraio 2011

Sicurezza sulle piste da sci.

Ecco un'altro argomento, forse di interesse minore in quanto dedicato sopratutto a chi frequenta le stazioni sciistiche (con sci, snowboard e, perchè no, con bob e slittini), ma comunque sempre inerente al tema principale del mio blog... tutto quello che non funziona nella vita!
Pratico da 45 anni, con grande passione, lo sci alpino e da qualche anno anche quello nordico (lo sci di fondo).
Nelle stazioni sciistiche, purtroppo, si trovano spesso situazioni di pericolo, vuoi per utenti indisciplinati, vuoi per attrezzature e o comportamenti da parte del personale addetto alla gestione non conformi con il buon senso e le norme di sicurezza.
In particolare sul nostro appennino bolognese (Corno alle Scale) che frequento da sempre (radici paterne), c'è un problema irrisolto che si trascina da anni.
Sulle piste aperte al pubblico, anche il sabato e la domenica, giornate di grande affluenza di sciatori, vengono sistematicamente tracciati dei percorsi agonistici con l'affissione dei paletti da slalom sulle piste aperte a tutti, senza che tali tracciati vengano separati, come prevede la legge 363 del 2003 che allego, dalla parte che rimane ad uso pubblico. Questo comporta il vedersi sfrecciare a tutta velocità atleti, sopratutto giovani, con il rischio continuo di collisione con chi scia tranquillamente per divertirsi.
In particolare nel 2004 sciavo con una mia nipotina di 6 anni ed uno di questi atleti, uscito per un errore dal tracciato, è passato con gli sci a velocità elevata sulle code degli sci della bambina, sfiorando per pochi centimentri le sue gambe... non voglio pensare cosa sarebbe successo se l'avesse centrata!
Immediatamente ho segnalato il fatto ai Carabinieri presenti come servizio di sorveglianza e soccorso sul posto, ottenendo risposte del tipo "non possiamo fare più di tanto" oppure "gli sci club non hanno i soldi per le reti per separare i tratti da allenamento con le piste pubbliche.." ecc.
Non è servito nemmeno ricordare loro che c'era una legge ben precisa che vietava tale comportamento e che loro erano gli organi preposti a far rispettare tale regola. Hanno solamente aggiunto che se ci fossero stati degli incidenti i responsabili avrebbero pagato! Ho commentato questa loro frase dicendo che non mi interessano i soldi,... quando ti hanno rovinato un bambino non serve piangere dopo e cercare risarcimenti dai responsabili, è utile invece fare prevenzione anche se sembra tanto difficile da applicare!
Dopo questo fatto ho segnalato per iscritto la cosa alla stazione dei Carabinieri, al Sindaco del Comune, alla Guardia Forestale (che effettua servizio e soccorso come i CC), all'ufficio giudiziario competente e ai gestori della stazione sciistica.
Non è servito a nulla... tutti ne parlavano ma niente è cambiato!
Adesso che vado a sciare con mio figlio di 3 anni e mezzo (ha iniziato l'inverno scorso), che da quest'anno mi fa già tutte le piste, il problema si è ripresentato ed ovviamente sono ancor più preoccupato avendolo sempre dietro (è un problema anche per gli sciatori adulti, ma questi hanno il vantaggio di capire la situazione e rimanerne distanti; un bambino, sopratutto alle prime armi, è concentrato sulla discesa che sta svolgendo e non si accorge di quello che gli può accadere intorno, oltre che essere molto più vulnerabile in caso di collisione!).
Ad inizio stagione ho mandato una mail ai nuovi gestori degli impianti che sono appena subentrati alla vecchia gestione,spiegando il problema, l'ho anche verbalmente comunicato sul posto ed ho parlato a lungo con chi, maestro di sci, stava piantando i famosi paletti da slalom lungo le piste.
Tutti mi hanno dato ragione e assicurato che la cosa non accadrà più, anche se in effetti non è stato così.
Riconosco di essere stato troppo comprensivo (per non dire di peggio!)... se il problema sussiste (sarò a sciare con mio figlio anche il prossimo fine setttimana), non vedo altra alternativa che fare una denuncia in virtù della citata legge, in modo da far intervenire "coattivamente" chi di dovere.
E' possibile che non ci sia da parte di nessuno, organi di controllo per primi, la volontà di risolvere certe situazioni di pericolo?
Perchè siamo così poco attenti alla prevenzione?
Dobbiamo alimentare le cronache di giornali e telegiornali, come non fossero già abbastanza bollettini di guerra?
Non lo so... a volte mi sento una mosca bianca che nel deserto rincorre l'aereo per farsi ombra... sono io così fuori dal mondo oppure nella società ormai menefreghismo ed egoismo la fanno da padroni?
Ecco cosa dice la legge!

2 commenti:

  1. Ciao ti appoggio in tutto quello che hai detto, io non pratico sci, e non so sciare, ma purtroppo vige il menefreghismo, la prepotenza e la manca di rispetto, non solo in questo settore, ma in tutto quello che concerne una vita, un'esistenza...basti pensare agli incidenti al venerdì sera, al sabato sera. lo si sa che non si deve bere, non si deve andare forte in macchina...ma nulla. ogni volta si sente :" morto ragazzo di 18 anni, morti 5 ragazzi di 20, 16 anni ecc.... la prudenza non ce l'ha più quasi nessuno. comprendo benissimo lo stato d'animo che hai provato quando eri con tua nipote. più ti sbatti a far presente alle autorità i fatti, e che bisognerebbe intervenire, o essere più severi, più loro fanno finta di nulla; per poi piangere sul latte versato. ma chi piange veramente e che soffre, non sono loro, ma la famiglia colpita!!!!

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  2. Purtroppo devo constatare che anche nel 2014 (come negli anni precedenti) prosegue questo problema... a volte mi chiedo se sono io che non riesco a capire come funziona il mondo o se è talmente normale non rispettare leggi, norme e regole (basterebbe anche solo il "buon senso"!) che chi cerca di farlo viene etichettato come anomalo... mah... spero che le nuove generazioni, tra cui mio figlio di appena 6 anni e mezzo, crescano con dei valori diversi che noi adulti dobbiamo saper trasmettere!

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